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Booster, Robert Raushemberg, 1967

“Spossessato delle sue difese, l’uomo diventa completamente vulnerabile alla scienza. Spossessato dai suoi fantasmi, diventa totalmente vulnerabile alla psicologia. Spossessato dei suoi germi, diventa completamente vulnerabile alla medicina.

Non è privo di senso dire che lo sterminio degli uomini comincia con lo sterminio dei germi. Così com’è, con i suoi umori, le sue passioni, il suo riso, il suo sesso, le sue secrezioni, l’uomo infatti non è altro che uno sporco piccolo virus irrazionale che turba l’universo della trasparenza. Quando tutto sarà spurgato, quando si sarà messo fine ai processi vitali, a qualsiasi contaminazione sociale e bacillare, resterà solo il virus della tristezza, in un universo di una pulizia e una sofisticazione mortali.

Il pensiero, che in qualche modo è una rete di anticorpi e un sistema di difesa immunologico naturale, è anch’esso fortemente minacciato. Potrà essere utilmente sostituito dalla capsula cerebrospinale, sbarazzata di qualsiasi riflesso animale e metafisico. Il nostro cervello, il nostro stesso corpo, sono diventati questa capsula, questa sfera spurgata, questo involucro trasparente all’interno del quale noi ci rifugiamo, inermi e superprotetti, come questo bambino sconosciuto votato all’immunità artificiale e alla trasfusione perpetua, e a morire nel momento in cui avrà baciato sua madre.

Jean Baudrillard, L’altro visto da sé, Costa & Nolan, p. 28-29