“Spossessato delle sue difese, l’uomo diventa completamente vulnerabile alla scienza. Spossessato dai suoi fantasmi, diventa totalmente vulnerabile alla psicologia. Spossessato dei suoi germi, diventa completamente vulnerabile alla medicina.
Non è privo di senso dire che lo sterminio degli uomini comincia con lo sterminio dei germi. Così com’è, con i suoi umori, le sue passioni, il suo riso, il suo sesso, le sue secrezioni, l’uomo infatti non è altro che uno sporco piccolo virus irrazionale che turba l’universo della trasparenza. Quando tutto sarà spurgato, quando si sarà messo fine ai processi vitali, a qualsiasi contaminazione sociale e bacillare, resterà solo il virus della tristezza, in un universo di una pulizia e una sofisticazione mortali.
Il pensiero, che in qualche modo è una rete di anticorpi e un sistema di difesa immunologico naturale, è anch’esso fortemente minacciato. Potrà essere utilmente sostituito dalla capsula cerebrospinale, sbarazzata di qualsiasi riflesso animale e metafisico. Il nostro cervello, il nostro stesso corpo, sono diventati questa capsula, questa sfera spurgata, questo involucro trasparente all’interno del quale noi ci rifugiamo, inermi e superprotetti, come questo bambino sconosciuto votato all’immunità artificiale e alla trasfusione perpetua, e a morire nel momento in cui avrà baciato sua madre.
Jean Baudrillard, L’altro visto da sé, Costa & Nolan, p. 28-29
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